Life is a laugh.


Words are flowing out like endless rain into a paper cup,
they slither while they pass, they slip away across the universe.

Thoughts meander like a restless wind inside a letter box,
they tumble blindly as they make their way across the universe.

In the depth of winter, I finally learned that there within me lay an invincible summer.

martedì 12 gennaio 2010

Cinquantuno.

In the depth of winter,
I finally learned that there within me
lay an invicible summer.
Scrivo così poco ultimamente.
E non ho ancora ricominciato a scattare foto.

E' il freddo.
Quello fuori e quello dentro.
Quello solo e quello in compagnia.
E' il freddo.
Con le mani in tasca non riesco ad impugnare la macchina fotografica.
Con la sciarpa fin sopra al naso non riesco più a parlare con le persone.
Le guardo con gli occhi scoperti e taccio, non muovo le braccia per la giacca che mi ingombra ogni movimento.

Preferisco l'estate, dove ho gli occhi coperti dagli occhiali da sole ma posso esprimermi con tutto il mio corpo.
Preferisco la primavera, dove posso abbracciare chi voglio e ballare nei parchi.

Sai, dovrei smetterla con questa mia metereopatia.
Mi rovina metà anno.
E' stupido, controproducente, autolesionistico.

Com'era quella frase così vera?
"Nel pieno dell'inverno ho finalmente capito che dentro di me è insediata un'estate invincibile."

3 commenti:

rosso vermiglio ha detto...

Caruccia quella camera da letto. Odora di vita intensa.
Fossi in te, prenderei subito la macchina fotografica e uscirei in strada: è bello anche l'inverno, sai? Forse riusciresti a far sparire quel freddo che senti dentro...

giardigno65 ha detto...

è dura ...

Ayu ha detto...

Winter kept us war, covering Earth in forgetful snow...
preferisco la primavera e l'autunno; come periodi di transizione che di solito vengono notati di meno mi rappresentano meglio la fragilità delle cose umane.

No reason why

La mia foto
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