Sono barocca, di fatto, l'opposto della semplicità; ho ghirigori dappertutto, sono pesante come il velluto rosso e il colore oro; non noiosa ma stucchevole, esagerata silenziosamente, e mai abbastanza; una parola in più, sempre una di troppo; queste sono le variazioni ritmiche di me.
Goffa e piena, strabordante, straripante, straparlante, stranamente.
In the depth of winter, I finally learned that there within me lay an invincible summer.
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giovedì 28 aprile 2011
sabato 16 aprile 2011
Ottantuno.
Tr.anslation Tr.ouble
In inglese c'è un tempo verbale, quella che noi chiamiamo la forma in -ing, che corrisponde grosso modo al nostro gerundio. Grosso modo!Non è precissimo non per il significato che ha il gerundio, ma per l'uso che noi ne facciamo; il gerundio è il nostro "mentre".
Parlando ascolto la musica.
Mentre parlo ascolto la musica.
In inglese la forma in -ing ha un'immediatezza in più; l'azione non si sta svolgendo solo adesso nel senso di "nel frattempo", ma proprio in questo istante.
Ora.
E non tra un secondo, e non un secondo fa.
Adesso.
Così quando una cosa è complessa e confusa e intricata, loro dicono una cosa per cui li invidio tanto.
IT'S NOT MAKING ANY SENSE.
Che noi traduciamo con un banale "non ha senso"
ma non è proprio così.
Non sta avendo alcun senso.
NON STA AVENDO NESSUN SENSO!
venerdì 4 marzo 2011
Ottanta.
Provo una così vasta gamma di emozioni che fatico davvero a trovare nomi sufficenti, a collegare parole a sensazioni, a far combaciare tutti i pezzettini minuscoli che creano il gioco della mia mente.
Sono l'epicentro di un terremoto confuso (ordinato) che fa crollare castelli di carte e palazzi di vetro e mondi interi di quel lego con cui giocavo da bambina.
Sento emozioni che io stessa non riesco a sostenere, trattenere, controllare; cado, esplodo, rotolo giù.
E' tutto così più grande di me!
Non fa che invadermi la passione per ogni cosa; felicità, tristezza e rabbia sono tanto imponenti da strabordare, fuori dagli occhi, giù fino alla punta del naso arrossato dal freddo.
Travolta, spinta, deformata dai sentimenti; i ruoli s'invertono ed è lo stomaco a controllare il cervello, il corpo domina sulla mente - ma come posso evitarlo?
E' solo segno che sono viva..
Sono l'epicentro di un terremoto confuso (ordinato) che fa crollare castelli di carte e palazzi di vetro e mondi interi di quel lego con cui giocavo da bambina.
Sento emozioni che io stessa non riesco a sostenere, trattenere, controllare; cado, esplodo, rotolo giù.
E' tutto così più grande di me!
Non fa che invadermi la passione per ogni cosa; felicità, tristezza e rabbia sono tanto imponenti da strabordare, fuori dagli occhi, giù fino alla punta del naso arrossato dal freddo.
Travolta, spinta, deformata dai sentimenti; i ruoli s'invertono ed è lo stomaco a controllare il cervello, il corpo domina sulla mente - ma come posso evitarlo?
E' solo segno che sono viva..
giovedì 13 gennaio 2011
Settantacinque.
Vorrei tanto scrivere, ma qui piove così tanto!
Anzi forse è il contrario e ha smesso di piovere ed è preoccupante.
Il nuvolone grigio qui si sfogherebbe un pochino e sarebbe meglio eh!
Vomito parole inutili e chiedo scusa, soffro di logorrea, non ci posso fare niente.
O quasi.
Adieu.

Anzi forse è il contrario e ha smesso di piovere ed è preoccupante.
Il nuvolone grigio qui si sfogherebbe un pochino e sarebbe meglio eh!
Vomito parole inutili e chiedo scusa, soffro di logorrea, non ci posso fare niente.
O quasi.
Adieu.

lunedì 22 novembre 2010
Settantatrè.
te s'è burlà giò
Con che coraggio mi lamento della mia totale mancanza d'equilibrio?!M'incastro su me stessa mentre cammino, i miei passi s'annodano tra loro e mi ritrovo per terra!
Cadono anche le stelle, chi sono io per restare in piedi?

domenica 26 settembre 2010
Settantadue.
lo stato attuale delle cose
La gente passeggia con aria assorta portandosi dietro i proprio guai in cartelle colorate rosse verdi gialle e blù. Nel porta cd di fianco al letto, in ordine alfabetico, le occasioni perse di una vita aumentano e crescono ancora. Un album pieno di figurine d'impegni e cose da fare; la copertina plastificata nera lucida resiste alla pioggia al vento alla neve al sole agli urti agli strappi - qualsiasi cosa succeda a quelle pagine mantengo vivi i miei doveri, rimandati un giorno in più.
La gente mangia il proprio tempo rimpinzandosi di numeri elencati su calendari, orologi, contando le lune, contando le stelle.
Sono al bar con qualche amico e prendiamo qualcosa da bere, veloce, veloce, scappa, corri, è tardi, ma siamo appena arrivati!, è tardi, è tardi, siamo sempre qui ad aspettare te. Vabè prenderò qualcosa al bancone, tu che vuoi? Un.. Niente - senza ghiaccio per favore.
Io mangio l'aria e il vuoto mangia me, chi mangia chi?, cane mangia cane, non l'ho letto, dovrei.
Anoressica e sua sorella è anche troppo magra ma mai abbastanza, questo non ha senso, questo non ha davvero senso.
Non sono in vena di sensi ultimamente, nè quello giusto nè quello contrario, nè a destra nè a sinista, nè uno dei quattro, nè uno dei cinque, e neanche il sesto.
Comunque il caos altro non è che un ordine cosmico.
martedì 31 agosto 2010
Sessantotto.
Niente paura, ci pensa la vita!
- mi hanno detto così..
Pensare cose banali a volte mi conforta.- mi hanno detto così..
Dato che c'è qualcuno che mi dà della matta.. Se penso cose che sono state già pensate sicuramente sono nella norma.
Almeno questo!
Pensavo che cambio in base alla situazione, ma penso che lo pensino tutti, insomma è un pensiero comune.. la mia testa è troppo pensante e pensierosa e pensosa.
Insomma.
Poi vorrei fare un elenco delle cose che mi piacciono di più al mondo.
Le più belle di tutte proprio.
E' difficilissimo!
Non so quale mettere per prima. Forse è solo un elenco, e non una classifica..
Voglio dire, se lo chiedessi a qualcuno. O a tutti.
Andare in giro a chiedere solo - qual è la cosa che preferisci?
Piano piano mi vengono in mente.
L'altro giorno pensavo agli abbracci.
A quanto è bello abbracciare le persone strettestrette, o farsi abbracciare.
Questa sicuramente va nell'elenco.
Quindi direi che mi piacciono gli abbracci!

giovedì 22 luglio 2010
Sessantasette.
Oh, Romeo, yes.. I used to have a scene with him
I dadi erano truccati, fin dall'inizio; io ci ho scommesso ugualmente, e tu mi sei esploso nel petto.
E quella canzone, quella del film, me la sono dimenticata ormai - è passato così tanto tempo.
Quando ti renderai conto che era il momento ad essere sbagliato?
Arrivavamo da passati diversi, ma erano per entrambi esperienze di cui vergognarsi, alcune sporche, alcune meschine. E cercavamo la stessa cosa.
Così ho sognato tutto un sogno per te, finchè adesso il sogno è reale, è vero, è qui.
E tu riesci, nonostante tutto, a guardarmi come se fossi solo un altro dei tuoi giochetti?
Quando facevamo l'amore, piangevo.
Ti dicevo di amarti quanto le stelle nel cielo, dicevo che ti avrei amato fino alla morte.
Forse c'è un posto per noi, e tu alla fine quella canzone la conosci ancora..
Ma quando ti renderai conto che solo il momento era sbagliato?
In realtà non so fare discorsi come quelli che senti in televisione,
nè so scrivere una canzone d'amore per come dovrebbe essere scritta.
Non so fare quasi niente, anche se per te farei qualsiasi cosa.
E allora tutto ciò che faccio è sentire la mancanza - di te, di com'eravamo, di come stavamo insieme;
tutti ciò che faccio è mantenere il ritmo, e le cattive compagnie;
tutto ciò che faccio è baciarti attraverso i versi di questa poesia.

mercoledì 30 giugno 2010
Sessantaquattro.
this is my land - reach me!
Svegliarsi la domenica mattina e vedere che manca il latte, e che è troppo tardi per andare a comprarlo perchè il supermercato chiude alle 13.15 e tu ti sei alzato verso le 13.16 circa. Accidenti.Comunque non so perchè preferisco i tramonti all'alba, forse non c'è neanche una ragione.
E' che le albe mi sembrano tutte uguali e i tramonti così diversi. Ma quando lo dico alle persone non mi credono e mi rispondono che le albe sono tutte differenti, e allora penso che sono io che mi sono persa qualcosa, che c'è qualche dettaglio che mi sfugge, e sì che di colori ne vedo tanti eh.
Ma a me i tramonti piacciono di più. E basta, cacchio!
C'è da discuterne?
Tanto, cosa cambia?
A me piacciono i tramonti e a te piace l'alba, a me piace il sole e a te la luna, io vivo di giorno e tu di notte. Va anche bene, dico io. A me i contrasti non infastidiscono. Va tutto bene, no?
E poi, non dimentichiamoci che qui nessuno è solo. Anche se non amo Tiziano Ferro in generale, questo è importante!
Nessuno è solo!

martedì 1 giugno 2010
Sessantatrè.
movimento
corri salta balla vola urla scalcia ruota fuggi tira torna forza spingi piangi stopfermati
ti prego fermati

Mi spiace per la risoluzione schifosa.
Anche la mia macchina fotografica è stanca.
giovedì 13 maggio 2010
Sessantadue.
(e la formula chimica del latte?)
C'è una puntata di Grey's Anatomy in cui loro due sono innamorati e adesso che vivono insieme lui è stravolto perchè lei russa terribilmente impededogli di addormentarsi.Distunguere.
Il semplice dal banale, il liberty dal roccoccò, un muro da una linea, il dolore dalla paura, l'acido dalla base e dall'acqua. Anfitropica.
"Anfitropico" è un termine chimico che definisce quei liquidi che possono essere sia acidi sia basici.
Insomma, in una reazione questi possono essere acidi oppure no.
Tutto dipende dall'altro reagente.
Ecco, penso di essere una sostanza anfitropica.
Ero quasi sicura d'essere basica fino a poco tempo fa.
Ma alla fine tutto dipende dall'altro reagente.
E' sempre una questione di chimica.
E poi adoro la fine di quella puntata di Grey's Anatomy, dove lui arriva a casa e trova sul cuscino dei tappi di cera, se li infila nelle orecchie e sorride, e l'abbraccia mentre lei sta già dormendo, ed è così bello che vorrei esserci io lì.
(V-H2O)


venerdì 2 aprile 2010
Sessantuno.
Metto a fuoco il mondo (con un accendino)

Cacchio volevo farvi un super-pesce d'aprile ma mi sono accorta solo adesso che aprile è già arrivato.
E oggi è troppo tardi perchè è il 2!
Accipicchia!
Gli anni mi stanno scivolando addosso noiosi e tutti uguali; vorrei sentirmi più grande, o forse più giovane, o forse più matura rispetto all'aprile scorso e invece mi trovo ogni volta identica a me stessa.
Vorrei un progresso; vorrei un miglioramento nelle mie foto e nel mio modo di scrivere, una crescita nel modo in cui sono trattata dalla mia famiglia, un'evoluzione nelle mie conoscenze, un incremento nelle mie esperienze - siano queste stupide o furbe.
Vorrei non aver bisogno di un documento scritto per testimoniare la mia crescita.
Non mi interessa diventare adulta nel senso di compiere 18 anni per poter guidare o dire "guarda, sono grande!"; le uniche cose che davvero agogno, che davvero invidio in chi ha più anni di vita dietro, sono la libertà totale e il non dover rendere conto a nessuno.
Sono due cose che si schiacciano tra loro alla mia età.
Perchè devo sempre dire quello che faccio prima di farlo, e questo mi toglie un po' di respiro libero.
E perchè allora posso o dire o fare quello che voglio. Solo una delle due cose.
Per fare quello che voglio non posso dirlo, se lo dico non lo posso fare.
Odio la famiglia stile Mulino Bianco.
E odio mia madre quando tenta di convincersi che siamo così anche noi.
E oggi è troppo tardi perchè è il 2!
Accipicchia!
Gli anni mi stanno scivolando addosso noiosi e tutti uguali; vorrei sentirmi più grande, o forse più giovane, o forse più matura rispetto all'aprile scorso e invece mi trovo ogni volta identica a me stessa.
Vorrei un progresso; vorrei un miglioramento nelle mie foto e nel mio modo di scrivere, una crescita nel modo in cui sono trattata dalla mia famiglia, un'evoluzione nelle mie conoscenze, un incremento nelle mie esperienze - siano queste stupide o furbe.
Vorrei non aver bisogno di un documento scritto per testimoniare la mia crescita.
Non mi interessa diventare adulta nel senso di compiere 18 anni per poter guidare o dire "guarda, sono grande!"; le uniche cose che davvero agogno, che davvero invidio in chi ha più anni di vita dietro, sono la libertà totale e il non dover rendere conto a nessuno.
Sono due cose che si schiacciano tra loro alla mia età.
Perchè devo sempre dire quello che faccio prima di farlo, e questo mi toglie un po' di respiro libero.
E perchè allora posso o dire o fare quello che voglio. Solo una delle due cose.
Per fare quello che voglio non posso dirlo, se lo dico non lo posso fare.
Odio la famiglia stile Mulino Bianco.
E odio mia madre quando tenta di convincersi che siamo così anche noi.

lunedì 29 marzo 2010
Sessanta.
Claustrofobia
Ho bisogno diuna scintilla
Chi
mi blocca
Voglio una
respirazione bocca a bocca
un passaggio
d'anima
un regalo
invisibile
una via
d'uscita
Fatemi
respirare
la vostra stessa aria
Lasciatemi
condividere
questa stessa cella
Guardatemi
ora
senza pena
o compassione

M a y b e I j u s t w a n t t o f l y ; w a n t t o l i v e , d o n ' t w a n t t o d i e .
M a y b e I j u s t w a n t t o b r e a t h e .
M a y b e I j u s t d o n ' t b e l i e v e .
M a y b e y o u ' r e t h e s a m e a s m e : w e s e e t h i n g s t h e y ' l l n e v e r s e e .
M a y b e I j u s t w a n t t o b r e a t h e .
M a y b e I j u s t d o n ' t b e l i e v e .
M a y b e y o u ' r e t h e s a m e a s m e : w e s e e t h i n g s t h e y ' l l n e v e r s e e .
lunedì 22 marzo 2010
Cinquantotto.
Primule
Quasi un mese che non passo di qui!La scuola sta cercando di uccidere la mia fantasia.
Ma ricomincio a vedere i fiori, e quando il sole fa capolino tra le coltri di nuvole torno a ballare!
La pioggia di Marzo è la più viva.
Buona primavera a tutti.

domenica 28 febbraio 2010
Cinquantasette.
Anche se prima o poi Photoshop dovrò procurarmelo
E va bene, è vero, scatto fotografie con una macchina da poco.E vi dirò di più.
Le modifico con Paint.

domenica 21 febbraio 2010
Cinquantasei.
Oggi
Oggi ho voglia di fotografare quello che siamoho voglia di suonare un pianoforte arancione
ho voglia di guardare il sole in faccia
ho voglia di leggere vecchie poesie
ho voglia di camminare sul bordo del marciapiede
ho voglia di contare le differenze per trovare che niente è cambiato
ho voglia di un abbraccio e di un bacio sulla fronte
ho voglia di mettere guanti e cappotto e tacchi
ho voglia di guardare fuori dalla finestra
ho voglia di accarezzare lo stregatto
ho voglia di perdermi nel gomitolo di strade
ho voglia di aprire le braccia quanto riesco
ho voglia di salire sul tetto
ho voglia di ascoltare l'erba che cresce

venerdì 12 febbraio 2010
Cinquantacinquediciassette.
Well, she was just seventeen
never been a beauty queen..
Adesso sono dispari,never been a beauty queen..
sono dispari e per un anno sarò dispari.
Oh sssssììììì!

sabato 6 febbraio 2010
venerdì 29 gennaio 2010
Cinquantatrè.
Tschus tschus
E' triste dirsi "a domani" alle sei di sera, lo trovo triste; è simpatico, è tenero, è confidenziale, è sicuramente amichevole e noi non siamo amici."A presto" sarebbe forse meno triste, o forse lo sarebbe di più, non lo so; perchè a presto significa tra 10 minuti ma significa anche dopodomanii.
"A dopo" ha poco senso se non è detto che dopo ci sentiamo, ma potrebbe essere ciò che vorrei; mi darebbe forse la certezza che dopo sentirò ancora la stessa voce, mi darebbe forse la sensazione di aspettare qualcosa.
"A mai" è imponente, l'addio mantiene sempre la sua importanza; un saluto per sempre non può del resto essere leggero o buttato lì così.. "a stasera" è un appuntamento preciso che va rispettato, ma non si sa mai.
Giusto?
Il problema più grande è comunque le mia precisione nel notare quei minuscoli dettagli; avermi vicina dev'essere stressante talvolta, essere così pignola mi pesa in certe situazioni.
Questa.
E' triste dirsi "a domani" alle sei di sera perchè sono solo le sei di sera e domani è troppo lontano.
martedì 12 gennaio 2010
Cinquantuno.
In the depth of winter,
I finally learned that there within me
lay an invicible summer.
Scrivo così poco ultimamente.I finally learned that there within me
lay an invicible summer.
E non ho ancora ricominciato a scattare foto.
E' il freddo.
Quello fuori e quello dentro.
Quello solo e quello in compagnia.
E' il freddo.
Con le mani in tasca non riesco ad impugnare la macchina fotografica.
Con la sciarpa fin sopra al naso non riesco più a parlare con le persone.
Le guardo con gli occhi scoperti e taccio, non muovo le braccia per la giacca che mi ingombra ogni movimento.
Preferisco l'estate, dove ho gli occhi coperti dagli occhiali da sole ma posso esprimermi con tutto il mio corpo.
Preferisco la primavera, dove posso abbracciare chi voglio e ballare nei parchi.
Sai, dovrei smetterla con questa mia metereopatia.
Mi rovina metà anno.
E' stupido, controproducente, autolesionistico.
Com'era quella frase così vera?
"Nel pieno dell'inverno ho finalmente capito che dentro di me è insediata un'estate invincibile."
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