Life is a laugh.


Words are flowing out like endless rain into a paper cup,
they slither while they pass, they slip away across the universe.

Thoughts meander like a restless wind inside a letter box,
they tumble blindly as they make their way across the universe.

In the depth of winter, I finally learned that there within me lay an invincible summer.

venerdì 16 ottobre 2009

Trentasette.

My weakness is that I care.

Quando dico che "la mia debolezza è che a me importa", mica scherzo.
Voglio dire, ora come ora non mi riferisco a nulla di particolare, ma di fatto è una carenza mica da poco. Oddio, non è una carenza, mi sono espressa male.. Chiedo venia. E' una.. mhm.. boh. Non saprei.

Ci pensavo oggi sull'autobus (la maggior parte dei miei ragionamenti osceni nascono durante i viaggi); il fatto che a me interessi è un'arma degna di nota. Ci sono cose riguardo alle quali non me ne frega veramente nulla di quello che la gente pensa; ma il problema non è la gente in generale. Il mio problema sono le persone. E, sai, non è la stessa cosa. Perchè la gente è un mucchio di persone a caso, la gente è la folla nella sua totalità. Quello che a me preoccupa è il pensiero del singolo, il giudizio della persona sola. Perchè la gente non si divide, la gente è tutta unita per forza. Le persone si separano invece. E nel momento in cui differisco una persona dall'altra, posso vedere con chiarezza che il parere di alcuni mi può interessare, quello di altri no.

Ecco, questi alcuni dei quali m'interessa il pensiero sono un problema in realtà.
Ovvio che tra gli alcuni eletti ci siano i miei amici, i miei parenti. Ma ci sono persone che io stimo profondamente senza che loro lo sappiano; capita piuttosto spesso che io stimi profondamente un individuo che di contro mi è ostile, con ogni probabilità sto antipatica a molte delle persone che stimo.

Questo è semplicemente perchè c'è di mezzo qualcosa come l'invidia; nel senso che spesso sono io stessa a detestare una persona che sotto sotto ammiro. E' normale, è una cosa tanto naturale quanto insopportabile.

Queste persone hanno un arma tremenda contro di me, hanno questo dannatissimo asso nella manica che spesso non disdegnano di usare. Accidentaccio.

Potrebbe essere un problema, sul serio!

Poi, eliminando il discorso di quelle persone con cui condivido un meraviglioso odio reciproco, subentra un ragionamento strano.

Il professore e l'alunno. L'alunna, sarebbe meglio.
Se io stimo un mio professore in quanto tale, come posso sapere cosa pensa lui di me?
Se io amo scrivere e questa persona odia il modo in cui scrivo, come posso prenderla bene?
Il giudizio in un tema è molto soggettivo, purtroppo. Io quest'anno ho cambiato professori, tutti: come faccio? Domani ho il tema. Che titolo mi darà? Mi piacerà?
Se non mi piace la traccia il tema è per forza brutto.
Devo essere ispirata. (<- Anche questo è un problema)

Ecco, se a questo professore non piacesse il mio scrivere?
Sinceramente non me ne frega proprio di cosa pensi di me come persona. Non importa questo.
E' la scrittura, il tema, l'argomentazione, l'italiano, l'effetto, la punteggiatura.
Se veramente non andassi bene?

Oh cielo.
Che nervi.



2 commenti:

giardigno65 ha detto...

la punteggiatura non ti deve preoccupare !

ed ora eccoti servita per un bel complimento gratis : MA COME FA A NON PIACERE COME SCRIVI !!!

Unknown ha detto...

ciao! interessante quello che scrivi.. :)

No reason why

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